Innanzi tutto, ho deciso di prorogare un po' la scadenza del contest "Guarda come sono bravo?" per dare il tempo a tutte quante di partecipare e per fare le cose con calma.
E poi, vorrei anche anticiparvi che i premi in palio dalla Guardini hanno a che fare con Halloween! Giudichessa della gara, oltre me, c'è anche Nadia della Guardini che ringrazio per la disponibilità e per l'entusiasmo con cui ha accolto questa mia iniziativa.
Che altro dire di noi?!
Bè, i giorni trascorrono velocemente, ancora non son riuscita a rimettermi in sesto come vorrei, se integro la mia dieta con parecchio ferro, ho poi problemini di "altra natura" che non sto a dettagliare, quindi la mia è un'altalena tra il sentirmi una leonessa e uno straccio, fate un po' voi.
Le bimbe stanno bene, Miriam va a scuola entusiasta e pure Melania, anche se la piccolina ha deciso di ripropormi una scena dell'esorcista proprio ieri pomeriggio, dopo averla presa da scuola, nel cortile sotto casa ha vomitato la merenda, con Miriam che mi scappava tra le auto parcheggiate e io che strillavo disperata per paura che venisse travolta dalle auto che entravano... e, tra l'altro, nessuno... no dico NESSUNO che si sia degnato di chiedermi: "hai bisogno di una mano?", niente, tutti che tiravano dritti per la loro strada, impegnati come erano nelle loro grandi faccende giornaliere di meschini. Sarà che questo posto in cui abito non l'ho digerito da quando c'è stato il blocco dei lavori, per un motivo o per l'altro, ci sono sempre state cose da ridire, anche e soprattutto per la gente che ci abita...
Ok, sono nata e cresciuta in quella che fino ad una ventina di anni fa era considerata una borgata di Roma, quasi in centro, di persone semplici e schiette, che non esibivano il macchinone di turno e grandi pellicce incastonate di pietre prezione, in cui non si misura il valore di una famiglia dai propri possedimenti, ma dalla propria onestà, in cui le donne non andavano in giro con labbroni rifatti e tacchi a spillo dalle 7.30 della mattina, in cui quando ci si incrocia per strada ci si saluta e magari si prende anche un caffè insieme se si hanno 5 minuti, in cui se ti vedono carica di buste della spesa, ti danno una mano o se ti vedono che devi caricarti il passeggino per le scale, c'è qualcuno che ti aiuta con il sorriso... ecco cosa mi manca di questo posto a cui sento di appartenere ancora fortemente con tutta me stessa: l'umanità! Nonostante il cemento, nonostante la difficoltà a trovare parcheggio, nonostante la convivenza con realtà tutte diverse tra loro (e questo, oltre tutto, lo considero anche un valore aggiunto, che mi ha arricchito tantissimo!).
Fine dello sfogo... mi ci voleva!
"Mamma, lo so che ti scoraggi quando trovi le mie impronte su mobili e muri, rallegrati però perchè sto crescendo e rimarranno un ricordo solamente, perciò io ti regalo le mie impronte perchè tu possa un giorno ben lontano vedere com'erano piccole le mie mani al tempo in cui cercavano la tua."
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Pensieri e massime varie che ho fatto miei!
Affrontare il mare in tempesta su un guscio di noce, ma farlo mano nella mano, è più facile che non da soli..
Nella vita c'è SEMPRE qualcosa di meglio da fare che stirare. E se non c'è, bisogna lavorare sulla propria vita.
Quando distribuivano il talento della perfetta massaia io sono andata un attimo in bagno.
Per cogliere tutto il valore della gioia devi avere qualcuno con cui condividerla (M. Twain)
L'amore per la lettura è uno dei regali più belli che una mamma può fare. (L. Salemi)
e certo che ci voleva Mic!!! io vivo in un contesto in cui se starnutisco forte il resto della strada grida salute, e dove per presentarmi dico chi è mio nonno.
RispondiEliminaMa trovo che la dimensione umana non abbia prezzo.
Un bacio alle pargole, e spero che tu stia meglio presto :-)
Ciao Micaela! Bene, sono contenta che tutto prceda bene! Per quello che scrivi, nessuno può capirti meglio di me: nata e cresciuta nello stesso palazzo, quando mi sono sposata non ho neanche fatto il cambio di residenza...
RispondiEliminaAnch'io non sopporto il menefreghismo dilagante,anch'io sono cresciuta in un posto dove si stava sempre con la porta aperta e tutte, dico tutte le mamme si occupavano di tutti i bambini senza differenze o distinzioni. Adesso tutti sembrano chiusi nelle loro case a spiare gli altri dalle finestre, senza mai fare un cenno di partecipazione come se condividere potesse far male. Mi ricordo di me incinta a rincorrere mia figlia lungo il corridoio del supermercato che portava all'uscita,urlante e carica di buste nessuno ha avuto pietà...fregatene e continua tu ad essere quello che sei!un abbraccio
RispondiEliminaCara,anche tu sei una di quelle che ti stupisci ancora di fronte all'insensibilità umana?Anche tu ci pensi,ci stai male,ci rifletti con il nodo alla gola?Allora dài,fondiamo un club!!!
RispondiEliminaCerco di sdrammatizzare perchè a volte capita di incorrere in situazioni che al confronto certi film horror potrebbero avere il pallino verde!
Coraggio,su...ci dovrà pur essere un limite al peggio,no???
Ascolta: fino a quando è prorogato il contest?Fammi sapere così aggiorno il mio blog.
Un abbraccio.
E' vero, avete tutte ragione, ma io ancora non mi rassegno a questa evidenza...
RispondiElimina@SpinaRosa: ah, mi son dimenticata di dirvi fino a quando potete partecipare al mio contest: FINO AL 18 OTTOBRE COMPRESO!!!!!
a me è capitato di rincorrere sarah con in mano i sacchetti della spesa e la gente piuttosto che fermarla si spostava.stava per finire sotto un autobus.
RispondiElimina:-) storia interessante :-)
RispondiEliminasecondo me dipende anche molto dai quartieri, non parlo solo dei bambini ma anche dell'aiutare una persona in difficoltà... io ho trovato molta umanità a Sangiovanni, me ne sono stupita.
RispondiEliminaps ho partecipato al contest il 17!