Una bella mattina, viene preso e il suo contenuto viene versato in un bicchiere di vetro.
Lì per lì, il povero yogurt non capiva cosa stesse per succedere, quando ad un certo punto, gli si avvicina con fare circospetto e alquanto ammiccante una piccola ciotolina di more rosse, una di quelle ciotole di vetro degli omogeneizzati, per intenderci.
Queste more, se la tiravano un po', perchè non erano more qualsiasi: ennòssignore!
Erano state raccolte solo qualche giorno prima in montagna , durante una bella passeggiata, ed erano state trattate soltanto con un paio di cucchiai di zucchero a velo, cotte per qualche minuto per far uscire un po' di succo colorato e dolce, quindi messe dentro tante piccole ciotoline in frigo, in attesa dell'innamorato.
Ecco perchè erano così invitanti.
Lo yogurt quasi non credeva ai suoi occhi, era lì sbiancato dalla voglia di conoscere cotanta dolcezza e cotanto invitante e invidiabile colore, che bramava di desiderio per avere anche solo una piccola mora!
Così il bicchiere e la ciotolina si avvicinarono sempre di più, sempre di più... e il cucchiaino si tuffò nel vasetto di sciroppo di more, finalmente!
Le more rimasero acciecate da tanto bagliore e da tanta candida morbidezza, che non resistirono, si tuffarono allegre e giocose, senza perdere troppo tempo.
E il colore che ne uscì da questa unione fù irresistibile: a tratti prepotente e a tratti delicato, morbido e scrocchiarello al tempo stesso.
E fu così che vissero per sempre felici e contenti!
Che dolcissima favola!!!!!! mi sa che non vissero felici e contenti troppo a lungo però.... perchè finirono dritti dritti nel pancino di qualche bimba! :-)
RispondiEliminaEhm... non proprio nel pancino di qualche bimba...
Eliminacerto mi sa che il loro amore è durato poco poco...
RispondiEliminaio adoro i frutti raccolti in montagna!
Eh, le passioni così intense rischiano di bruciarsi in un attimo!
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