"Mamma, lo so che ti scoraggi quando trovi le mie impronte su mobili e muri, rallegrati però perchè sto crescendo e rimarranno un ricordo solamente, perciò io ti regalo le mie impronte perchè tu possa un giorno ben lontano vedere com'erano piccole le mie mani al tempo in cui cercavano la tua."
Daisypath Anniversary tickers Lilypie Kids Birthday tickers Lilypie Kids Birthday tickers Lilypie Third Birthday tickers

venerdì 18 febbraio 2011

La pagella di Miriam

Sono stata parecchio a parlare con la maestra di Miriam, una ragazza davvero dolce e competente, ma decisa e ferma quando serve esserlo. E' mamma anche lei di un bimbo poco più grande di Miriam, quindi capisce perfettamente anche le mie perplessità, le mie ansie e i miei timori, perchè sono anche i suoi.
Ad essercene persone così in giro per la scuola a tutti i livelli... non andrebbe tutto a rotoli!
E' stato più uno scambio di idee e di suggerimenti.
In conclusione, Miriam è una bimba sveglissima, attenta e partecipe. Furba e scaltra! Il che, molte volte, non è certo un bene. Motoriamente e dal punto di vista comportamentale, niente da eccepire, quindi quel suo momento di aggressività è stato brillantemente superato.
Il suo carattere fa sì che tende a voler giocare da sola: quando il gioco è libero, si mette nell'angolo adibito a cucina e prepara la pappa alle sue bamboline, oppure va nella zona delle macchinine e gioca, difficilmente cerca la compagnia di qualche altro bambino, ma quando, invece, è il momento di un gioco di gruppo, allora è ben contenta di partecipare.
Questo penso sia carattere, c'è ben poco da fare.
Va in bagno volentieri da sola, si mette con il suo libricino e lo sfoglia, cosa che a casa non fa... e qui l'educatrice mi ha suggerito di invogliarla portando giocattoli, libricini e qualsiasi cosa possa attirarla nel momento del vasino (primo "Open Point" per me).
E arriviamo al vero punto su cui ha battuto il tasto parecchio e insistentemente: IL LINGUAGGIO!
Il miriammese non può continuare così.
E qui scatta il secondo "Open Point" per me: devo RINFORZARE il suo linguaggio, correggendo, ripetendo, facendo finta di non capire quando la parola non è detta in maniera quantomeno vicina alla vera parola, cantilenando, chiacchierando, cantando, insomma.. facendo quanto più è possibile per STIMOLARE Miriam a RIPETERE. (Ho evidenziato i termini che l'educatrice ha usato di più per farne memoria io!).

Ecco, insomma Miriam è una bimba che va come un treno (testuali parole), ma spesso e volentieri prende la scorciatoia (e chi non lo farebbe!?)... solo che così non va, anche perchè la differenza con gli altri bimbi suoi coetanei comincia ad essere evidente.

Come concausa di questo, chiamiamolo, "problema" c'è stato l'arrivo della sorellina: diverse regressioni Miriam ce le ha avute proprio nel periodo in cui Melania ha cominciato ad interagire un po' di più: dal voler essere imboccata, al non voler più usare il vasino, al voler stare spesso in braccio etc... e anche il linguaggio ha subito questo freno: "Perchè lei può dire "LALALALA" e tutti ridono e le dicono brava e io no?"

Insomma, il mio atteggiamento protettivo, di assecondarla e di lasciarle fare quel che voleva non è stato del tutto corretto.
Così, l'educatrice mi ha suggerito di, sì, coccolarla un po' di più, ma non di lasciarle fare proprio tutto tutto tutto: ad esempio, se vuole essere imboccata, bisogna essere risoluti e non farlo, barattando con una qualche attività ludica che possa piacerle e farla insieme in un secondo momento... etc...
Insomma, bisogna essere strateghi per poter barcamenarsi in questo genere di cose... altro che!

Devo impegnarmi di più, non devo percorrere anche io la strada più semplice dell'accontentarla sempre appena comprendo ciò che vuole (sono la sua traduttrice ufficiale in famiglia... meglio di Olga Fernando!) pur di non sentire piagnistei e frignamenti vari (e ne fa davvero tanti!).

19 commenti:

  1. mi sorprende questo post... anche perché Miriam ha appena 4 mesi più di Marta, e io sono ben lontana dal togliere il pannolino o da un linguaggio corretto (anche se mi rendo conto che i suoi fratelli parlavano meglio di lei a due anni!).

    Anche il fatto di giocare insieme agli altri, trovo normale che ancora il gioco sia molto individuale, magari tra qualche mese sarà diverso. Però considera che lei ha una sorellina, e magari non sente necessità dello stare con altri bambini (un po' come succede con i miei grandi, stanno sempre insieme e soprattutto il piccolo passava tanti momenti in cui voleva starsene un po' da solo, come dargli torto?).

    RispondiElimina
  2. Micky, il mio consiglio è quello di impegnarti di più ma di prenderla comunque senza ansie e troppe aspettative. I bambini non sono tutti uguali, quindi ben vengano stimoli: canzoncine, libri, filastrocche, tutto quello che ti pare, ma mi raccomando l'atteggiamento, altrimenti lei potrebbe chiudersi di più e sarebbe peggio.

    RispondiElimina
  3. @Mikela: diciamo che le finalità non sono un linguaggio "corretto", ma un linguaggio "comprensibile"... davvero...

    @MMD: infatti questa eventualità (quella di chiudersi di più) l'ho fatta presente alla ragazza e lei mi ha detto di fare tutto come se fosse un gioco e non come una lezione universitaria... ecco, come dici tu, l'importante è l'atteggiamento!

    RispondiElimina
  4. Concordo con MMD, impegnarsi è giusto ma non farsi prendere la mano è essenziale. L'arrivo di Melania potrebbe avere in qualche modo influito sul comportamento di Miriam, ma io credo sia umano fare qualche concessione, dare qualche coccola in più, essere più disponibili, insomma credo che avrei fatto come te.

    RispondiElimina
  5. Libricini carini come quello che consiglio io oggi, potrebbero esserti utili:
    http://mammamogliedonna.blogspot.com/2011/02/pensa-che-ridere.html
    ma anche libri più articolati sempre in rima, facilita la memoria e fa venire voglia di ripeterlo, vedi:
    http://www.ibs.it/code/9788860792402/bastoncino/donaldson-julia-scheffler.html
    http://www.ibs.it/code/9788879278362/donaldson-julia-scheffler-axel/strega-rossella.html
    http://www.ibs.it/code/9788879276979/gruffalograve-sua-piccolina/donaldson-julia-scheffler.html
    Prova!

    RispondiElimina
  6. @Serena: infatti è quello che voglio fare... impegnarmi ma farlo in maniera giocosa e senza tralasciare le coccole, anche perchè mi piace troppo fargliele! Si sa che noi mamme tendiamo ad essere troppo protettive molte volte...

    @MMD: ti ringrazio tantissimo... ma una libreria fornita con queste meraviglie dove la trovo? A Euroma2 non è che si trovino tutte ste cose, sai?

    RispondiElimina
  7. Micky, "Pensa che ridere" l'ho preso proprio ad Euroma2.
    Per il resto Feltrinelli, dal vivo o online.
    Per esempio potresti farti un giro in centro alla Feltrinelli di Largo Argentina: c'è un simpatico angoletto per i bambini dove una simpatica signorina li intrattiene, mentre tu in tranquillità spulci i libri per bambini. C'è tanto di bagno con fasciatoio per ogni evenienza.

    RispondiElimina
  8. @MMD: Quante opportunità nella capitale, a volte abbandonerei la tranquillità della vita provincia per questo!

    RispondiElimina
  9. Fico! Non c'avevo mai fatto caso alla Feltrinelli di Largo Argentina.. sarà che quando la frequentavo, ci andavo sprovvista di belve e allora...
    Proveremo!

    RispondiElimina
  10. E Micky, un altro consiglio: riduci il tempo passato davanti alla TV. E' tempo sprecato. Siediti con lei a giocare e parla mentre giocate, descrivi il gioco che fate oppure raccontale cose che non c'entrano nulla (tipo del tuo lavoro, di un film che hai visto, di un libro che hai letto, dell'amica di vecchia data del papà, insomma di qualsiasi cosa) mentre giocate.

    RispondiElimina
  11. Deve venirle voglia di dire la sua!
    Non ti mancheranno gli argomenti, no?!

    RispondiElimina
  12. Non è facile, soprattutto con quella spericolata di Melania che circola per la casa e si appende al filo del telefono, oppure dondola davanti allo schermo della televisione, o si infila negli angoli più nascosti, oppure tenta di aprire il frigo, o si tira lo stendino addosso... non è facile...

    RispondiElimina
  13. Lo so, ci mancherebbe.. Prova ad approfittare della presenza della tata(o apprendista) per mollare Melania a lei.
    Tu vattene in camera e dedicati a Miriam.

    RispondiElimina
  14. EHI, PUNTO FONDAMENTALE: NON SENTIRTI IN COLPA! MAI! SEI UNA BRAVISSIMA MAMMA! RICORDATELO!

    RispondiElimina
  15. Approfitterò della presenza di quella ragazza quando viene per dedicarmi di più a Miriam, anche se viene soltanto nel momento "caldo" delle pappe e dei bagnetti vari, prima rimango da sola a vedermela con le due belve.
    Bèh... dai... se le cose stanno così, parte della colpa è anche mia, eh!

    RispondiElimina
  16. @Micky: nessuno potrà mai darti nessuna colpa se non quella di non aver usato contraccettivi a pochi mesi dalla nascita di Miriam! Scherzo, ovviamente. Ma la verità è che gestire due bambine così piccole senza fare torto a nessuno è IMPOSSIBILE! Hai fatto e continuerai a fare del tuo meglio, come tutte noi!

    RispondiElimina
  17. Tu sei una bravissima mamma, vedrai che con l'impegno riuscirai a cambiare le cose!

    RispondiElimina
  18. Sapete cosa? E' che, di base, non è che sono una gran chiacchierona io, quindi spesso non parlo proprio di mio, dovrei di più spronare me stessa ad aprire bocca.

    RispondiElimina
  19. il mestiere di mamma è in continua evoluzione..impariamo anche noi con loro... a volte anche io mi accorgo di aver fatto qualche passo falso ma poi si pone rimedio....mio figlio per esempio pronuncia bene la parola pompa... ma se gli chiedi chi guida il camion dei vigili del fuoco dice "compiere" noi all'inizio non l'abbiamo mai corretto e adesso la parola rimane così....ogni tanto xò la dice giusta...questo per farti capire che sei brava e che gli inciampi ci sono sempre.... baci dalla mamma del compiere :) ...ah grazie del post raisat yoyo mi hai ispirata per un post su sandrino..

    RispondiElimina

Pensieri e massime varie che ho fatto miei!

Affrontare il mare in tempesta su un guscio di noce, ma farlo mano nella mano, è più facile che non da soli..

Nella vita c'è SEMPRE qualcosa di meglio da fare che stirare. E se non c'è, bisogna lavorare sulla propria vita.

Quando distribuivano il talento della perfetta massaia io sono andata un attimo in bagno.

Per cogliere tutto il valore della gioia devi avere qualcuno con cui condividerla (M. Twain)

L'amore per la lettura è uno dei regali più belli che una mamma può fare. (L. Salemi)

Dai uno sguardo anche a...

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...