mi si è smossa la memoria e ho avuto un'immagine di me in piedi su una sedia a casa di nonna Michela con tutti quanti intorno, la tavola con sopra sparsi i resti della luculliana cena, bucce di mandarino e scrocchi di gusci di noci intorno, profumo di zucchero a velo del pandoro e rumori di posate raccolte...
Con le guance in fiamme e le gambotte tremanti, cercavo con lo sguardo il volto di mamma e ripetevo...
Filastrocca di capodanno:
fammi gli auguri per tutto l'anno:
voglio un gennaio col sole d'aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile;
voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera;
voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore del pesco;
che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo, non darmi niente,
Lo sai che la filastrocca mi è lontanamente familiare...che bello Rodari!
RispondiEliminaVuoi vedere che anche tu l'hai ripetuta in piedi sulla sedia a fine cena di Natale?
RispondiEliminaNo, no non ricordo di averla ripetuta sulla sedia, probabilmente l'avrò letta e imparata a memoria, come succedeva ai temi in cui ero alle elementari!
RispondiEliminaChe bella, d'altronde Rodari non tradisce mai!
RispondiEliminami ha fatto sorridere il nome della tua nonna, non poteva che cominciare per M! :-)
Le filastrocche di Rodari sono bellissime!
RispondiEliminaGrazie!
adoro Rodari...e poi la "faccia allegra" è la cosa più bella che si possa augurare e desiderare...grazie del ricordo..
RispondiEliminaho sempre adorato Gianni Rodari e questa è una chicca!
RispondiElimina'notte