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Prima si chiamava "Conoscere qualcuno...", adesso si dice "Fare rete", proprio perchè il veicolo con cui si instaurano questi rapporti è la rete, tramite i social network, principalmente.
Dal di fuori (ma, talvolta, anche dal di dentro) potrebbe sembrare tutta fuffa, e in parte lo è (in larga parte!): questi rapporti sono instaurati per opportunismo, per circostanza, perchè se non si fa così, sei fuori da un certo tipo di discorsi, di opportunità, quindi non si può dare a questi rapporti una connotazione di autenticità, sincerità, di affetto.
O almeno, non sempre.
Spesso si rivelano anche un'arma a doppio taglio: se i piani di opportunità e amicizia si confondono, si mischiano, interagiscono, ti ritrovi poi a doverti guardare le spalle.
Ma questo non accade soltanto in rete, accade nella vita di tutti i giorni, da sempre. E solo l'esperienza ti permette di capire anche solo al primo sguardo, o meglio, alle prime parole, chi hai di fronte. E solo l'esperienza ti permette di creare quel filtro naturale e invisibile, che quando stai davanti alla tua bacheca facebook ti fa capire chi sta dicendo una cazzata, chi invece ti sta manifestando dell'affetto, chi ti è vicino, chi ti legge con curiosità, chi con invidia...e così via.
E' la vita.
"Fare rete" in maniera seria ed efficace, non è semplicemente aumentare il numero di contatti, ma cercare di capire chi sta dietro il monitor, le sue intenzioni e cercare di porci noi stessi nel modo giusto, nel modo, a mio avviso, più sincero possibile, senza infrastrutture.
Per "fare rete" non si può sembrare quello che non si è, perchè poi, esce fuori. Bisogna essere schietti, mostrarsi per quel che si è, senza troppi fronzoli, fiocchetti e pizzi, se tutto questo non ci appartiene, ma nella crudezza di quello che siamo. Perchè tanto poi, salta agli occhi di tutti. Per quanto tempo pensiamo di poter prendere in giro il prossimo?
Sarebbe troppo vanesio e arrogante da parte nostra crederci così scaltri per poterlo fare a vita, no? E poi, immaginate la fatica!
In realtà, ho toccato con mano gli effetti positivi e la grande potenza del vero "fare rete".
Li ho toccati di recente.
Ho avuto la necessità di scovare un prezioso e rarissimo farmaco salva-vita, introvabile, che hanno tolto dal commercio per meri scopi economici, la soluzione l'ho trovata con la rete.
Di fronte a tutto questo, ho fatto una richiesta di aiuto sui miei canali social.
C'è chi si è girato dall'altra parte. Chi mi ha chiesto dettagli. Chi, a sua volta, ha rigirato tale richiesta tra i suoi contatti. Chi si è fisicamente mosso per chiedere aiuto a voce. E chi ha risposto e mi ha aiutato concretamente.
Grazie.
Grazie a tutti.
Grazie perchè, così facendo, ho risolto un problema veramente importante.
In questi momenti, sapere che comunque una richiesta di aiuto non cade nel vuoto e viene raccolta, vuol dire tantissimo.
E' questo il mio concetto del "fare rete".
Tutto il resto, per me, è fuffa.
Grazie per questo post, non sai quanto condivido il discorso del fare rete e dei sederi per terra. Aiutarti è stato un piacere oltre che un dovere. Spero tu possa trovare un'alternativa presto se è stato tolto dal commercio, per quanto possibile posso solo confermarti sempre la mia disponibilità a fare da tramite con FederFarma Roma ogni volta che sarà necessario. Un forte abbraccio e grazie per questo bellissimo post, Claudia e tutto lo staff di Nascere a Roma!
RispondiEliminaGrazie, grazie, grazie a voi!
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